sabato 7 aprile 2012

Ti ho sentito arrivare


Ti ho sentito arrivare
Ho sentito il tonfo dei piedi nudi
Sulla terra come un battito
D’ali l’ansito d’animale al limite
Dei boschi proteso ad una carezza
E pronto a sfuggirla prima
D’assaporarne la trappola tesa
E via riprendi l’erta verso l’impervia
Cima che non ardisco scalare.
Resto ancora con gli occhi chiusi
Nel mattino che sorge appena
Tra le ciglia impigliata è la notte
Con i suoi echi e i suoi sogni


seconda versione

Ti ho sentito arrivare,
ho sentito dei nudi piedi il tonfo
come un battito d’ali,
 l’ansito d’animale sul limite
dei boschi, proteso ad una carezza
e già pronto a sfuggirne la trappola
prima d’assaporarla.
 E via riprendi l’erta
 verso l’impervia cima
che non oso scalare.
Negli occhi ancora chiusi
sorge il mattino appena,

tra le ciglia è impigliata la notte.