voi piccoli fiori autoctoni
sul lito abbarbicati d'arsa ghiaia
e come le leopardiane ginestre
invitti al fuoco estivo
pure fragili e dolci come oboi,
parentesi tra terra e mare,
le gialle corolle al cielo volgete,
stagliate tra l'azzurro e il bianco,
rustiche e spettinate
d'inconsapevole preziosa rarità
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