domenica 5 febbraio 2012

NUDI 1969


Marea

Nel sole
nella lucente luna
nell'abbaglio d'un riflesso
al sussulto d'un refolo sull'acqua
cola un'ondata di piena
di una marea che sale e si ripiega
e mi prende il corpo abbracciandomi
mi porta e mi riporta sul ciglio
della battigia tra la terra e l'infinito
e naufragar m'è dolce in questo mare


Si respira a fatica

Guardo la mia pelle che  respira
a fatica respira
la molle aria d’un maggio stentato,
tante altre come me
donne a fatica apparecchiano il giorno
a figli notturni che cercano
la luna e il dito tendono a fatica
verso il cielo vuoto
nel pozzo del mondo





Vorrei andare

per dove e quando e come -mi domando-
vorrei andare ma il vorrei è d'obbligo
una velleitaria valigia di sogni
mi accompagna -bagaglio a mano-

ma svaporano le nebbie dei nostri mattini
e dubbi non ce ne sono più
sull'essenza di un'esistenza
non dissimile dal cane randagio
ma più deprimente
più disorientante
più insopportabile

se donna

 
GIUSE

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